Diagnosi della malattia renale

I più comuni test

Una persona con malattia renale può non avere sintomi fino a che la funzione renale non si è ridotta di molto.
Secondo la National Kidney Foundation, gli esami medici che aiutano nella diagnosi sono molto semplici e viene raccomandato:
la misura della pressione arteriosa,
l'esame delle urine (proteinuria sul singolo spot di urine),
la stima della funzione renale basata sul valore della creatinina nel sangue,
l'esame del sangue (azotemia = azoto nel sangue).

Pressione arteriosa

Una pressione arteriosa elevata può portare a malattia renale, ma può anche essere un sintomo della malattia renale.
La pressione arteriosa deve essere misurata da un professionista con la strumentazione idonea. Il numero superiore si chiama pressione sistolica e rappresenta la pressione che il cuore impartisce al sangue nel battito. Il numero inferiore viene definito pressione diastolica e corrisponde alla pressione nel momento in cui il cuore è fermo, a riposo. Una pressione normale è tra 120 e 80.
E' auspicabile che una persona con malattia renale e tendenza alla ipertensione mantenga la sua pressione tra 130 e 80 sia attraverso una adeguata terapia medica sia mettendo in atto cambiamenti nello stile di vita che possono incidere sulla pressione.

Microalbuminuria e proteinuria

Il rene normalmente filtra il sangue eliminando le scorie prodotte dal metabolismo, ma non fa passare le proteine. Se il rene è malato può ritrovarsi nelle urine una proteina chiamata albumina.
Inizialmente si parla di microalbuminuria, perchè le quantità sono molto piccole, ma sono già un segno di possibile malattia renale. Quando la malattia peggiora si possono trovare nelle urine maggiori quantità di albumina e di altre proteine.
La presenza di proteine può essere evidenziata con un semplice esame eseguito su un campione di urine: viene effettuato immergendo nel campione una asta che cambia colore in presenza di proteinuria. In questo caso è bene approfondire la diagnosi con il Nefrologo.

Velocità di filtrazione glomerulare (Glomerular Filtration Rate - GFR)

E' il calcolo della funzione del rene basato sul valore nel sangue della creatinina.
Questa sostanza è presente nel sangue normalmente in valori tra 0,8 e 1,2 mg/dl (questi parametri possono variare a seconda del laboratorio dove viene eseguito l'esame).  L'aumento del valore può indicare che il rene non sta filtrando bene il sangue, cioè che siamo in presenza di malattia renale.
Più accurato è il calcolo della funzione renale.
La funzione renale può essere stimata attraverso delle formule che usano parametri come la creatinina, l'età, il sesso, il peso della persona (possono essere utilizzate diverse formule).
In alternativa la funzione renale può essere misurata attraverso la raccolta accurata delle urine nelle 24 ore.

Azotemia

Le proteine che noi mangiamo sono utilizzate dalle nostre cellule per le loro attività.
Il sangue è il veicolo che trasporta alle cellule le proteine.
Con l'utilizzo delle proteine vengono prodotte delle scorie che sono raccolte di nuovo nel sangue.
Queste scorie formano l'urea, un composto che contiene azoto - da qui azotemia. L'azotemia esprime quindi la presenza di azoto (urea) nel sangue.
Il rene sano filtra l'azoto dal sangue e lo elimina attraverso le urine.
Se il rene non funziona l'azoto rimane nel sangue e l'azotemia sale.
Altre possibili cause di azotemia elevata sono la disidratazione e l'insufficienza cardiaca.

Altri test diagnostici

Se nel sangue e nelle urine ci sono segni di malattia renale il medico può raccomandare altri esami per identificare la causa del problema. Tra questi: ecografie, TAC e risonanza magnetica, biopsia renale.